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14 gennaio 2025

Il mercato della logistica e dei trasporti: le sfide per il 2025

In occasione dell’evento “La logistica al centro della transizione della domanda”, organizzato lo scorso novembre dall’Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet” del Politecnico di Milano, sono stati presentati i risultati della ricerca 2024 sul mercato della logistica e dei trasporti.

Il 2024 si è confermato un anno di stabilità, in linea  con il 2023 a causa del rallentamento dell’attività economica e industriale, dopo l’exploit del biennio 2021-2022 che aveva registrato una crescita a due cifre trainata dal post-pandemia, con una ripresa di tutti i comparti industriali e commerciali, grazie anche all’import-export e alla grande diffusione dell’e-commerce.

Nel 2024 ci sono stati anche importanti incrementi nei costi della manodopera, nei canoni di locazione e nel costo del denaro, che hanno quindi rallentato gli investimenti, spingendo molte aziende a mettere in discussione le proprie strategie di investimento, puntando sulla “cautela”.

Il 2024 è stato anche l’anno della “svolta strategica” verso la “sostenibilità” non solo economica, ma anche ambientale e sociale. Per alcune grandi imprese quotate è diventato obbligatorio redigere il bilancio di sostenibilità, e tale onere sarà progressivamente esteso nel 2026 anche alle aziende non quotate.

Se da una parte l’attuazione di questa “transizione green” sta creando un rallentamento in ambito produttivo, la ricerca dell’Osservatorio ha messo in evidenza che quelle aziende che hanno già adottato soluzioni, volte al miglioramento della sostenibilità ambientale, stanno portando importanti benefits anche nelle prestazioni operative, portando ad un recupero delle marginalità e quindi degli investimenti.

green logistics

Per le aziende la scelta della “giusta tecnologia” non è semplice, perché tutto è ancora in fase di “sperimentazione”, non esistono soluzioni “mature”. Non si hanno risultati concreti a lungo termine, pertanto non è semplice decidere dove orientare gli investimenti. Nella maggior parte dei casi, le aziende tendono a “diversificare”, adottando una strategia “multi- tecnologica”, per tenere aperte più opzioni e allo stesso tempo verificare quali siano le soluzioni che portano i risultati migliori.


Inoltre, la transizione ecologica non riguarda solo la riduzione delle emissioni di CO2, ma comprende anche la massimizzazione dell’utilizzo delle risorse, puntando anche al “riutilizzo”, al “riciclo” e allo “smaltimento finalizzato al recupero”, che introduce quindi il paradigma dell’economia circolare.

supply chain

In tale contesto, il ruolo della supply chain necessita di una capacità di pianificazione della gestione dei flussi delle merci e dei fattori produttivi che richiede nuove competenze e una visione ben più ampia del flusso lineare FORNITORE – PRODUZIONE – DISTRIBUZIONE.


Sincronizzare i flussi di prodotti finiti in uscita, con il recupero di rifiuti o imballi, riconfezionamento di prodotti o rigenerazione di macchinari per renderli produttivi per un nuovo ciclo di vita, sono solo alcuni esempi di “servizi a valore aggiunto” che chi opera in ambito logistico può decidere di attivare per i propri clienti per rendere più sostenibili le aziende

Chi si occupa di logistica oggi non deve più solo “ridurre gli sprechi”, ma deve anche saper rigenerare e riqualificare le risorse utilizzate, o recuperate, per produrre nuove marginalità.

Se cambiano i modelli di business, anche la logistica deve cambiare e probabilmente la strategia migliore è saper “diversificare” servizi e tecnologie.

ESG

Nei trasporti, nella logistica, nelle fabbriche, la tecnologia svolge un ruolo fondamentale perché può supportare in modo concreto gli obiettivi che si vogliono raggiungere, recuperando non solo efficienza produttiva, ma anche sostenibilità sociale e ambientale.


Anche le aziende più restie ad investire in questa direzione, anche senza un “obbligo di legge”, dovranno prendere coscienza che è il mercato, cioè saranno i clienti stessi a imporre la transizione, pertanto vale la pena adeguarsi, se non si vuol perdere competitività.


Nel futuro, alla tecnologia non è richiesto solo di essere “di supporto”, ma grazie anche all’intelligenza artificiale, si dovranno fornire soluzioni proattive, capaci di suggerire gli steps migliori successivi.

Gli incentivi e le risorse non mancano:

Sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo” 

Mahatma Gandhi

A differenza della prima rivoluzione industriale, la macchina dovrà essere “a servizio dell’uomo”, cioè l’efficienza e produttività, si misurerà anche in base alla capacità di ridurre la fatica o la noia del lavoro delle persone.

Nel 2025 saranno disponibili anche nuove risorse del PNRR proprio a sostegno di quelle realtà nell’ambito della logistica e dei trasporti che vorranno guardare al domani in un’ottica di transizione digitale a supporto di strategie “human centric”, in grado di portare un valore aggiunto in termini sia di efficienza e produttività sia di attrattività e sostenibilità ambientale e sociale.

Anche nel 2025 Replica Sistemi – Zucchetti è partner dell’Osservatorio Contract Logistics per sostenere la ricerca e conoscere i principali trend del mercato della logistica e dei trasporti.


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